Vino da leggere: tre titoli per autentici wine lovers – Decantico

Vino da leggere: tre titoli per autentici wine lovers

Le festività – ormai alle porte – ci regaleranno anche qualche momento di relax in più, magari sul divano, davanti al calore di un camino acceso, con copertina al seguito e un buon bicchiere di vino. Quale occasione migliore, quindi, se non questa, per dedicarsi alla lettura? Abbiamo, così, pensato di suggerirvi tre titoli: si va da quello che è una pietra miliare della divulgazione enologica – “Vino al vino” di Mario Soldati – a un testo per wine explorers – “Vini da scoprire” di Castagno, Gravina e Rizzari – passando per un anti-manuale sulla degustazione – “Memorie di un assaggiatore di vini” di Daniele Cernilli -.

“Vino al vino” di Mario Soldati è molto di più di una semplice guida enologica; convinto, infatti, che il vino non sia un soggetto astratto, che possa essere, quindi, giudicato bevendone semplicemente un bicchiere, Mario Soldati ha compiuto tre viaggi, negli anni ’70, per entrare in confidenza con i luoghi in cui il vino nasce e con la vita, il carattere e la storia dei suoi produttori. È, in definitiva, un testo critico, in cui si esaltano le singolarità e si rifugge l’omologazione, che sia di gusto, stile o pensiero. In sostanza, una di quelle letture che qualcuno non esiterebbe a definire imprescindibile.

“Vini da scoprire” – cui, visto il successo, ha fatto seguito anche “Vini da scoprire – La riscossa dei vini leggeri” – è il taccuino segreto di tre talent scout che, in cerca di autentici tesori hanno scelto strade meno battute, selezionando, infine, 120 vini che si smarcano dai soliti noti; vini, per lo più, artigianali, di vignaioli coraggiosi, che lavorano, con grande preparazione e dedizione, al riparo dai riflettori. Lo scopo è quello di accendere una luce, seppur piccola, anche su di loro, incuriosire e invitare, il lettore, alla ricerca.

“Memorie di un assaggiatore di vini”, infine, è ben lontano da un manuale o da un compendio, sebbene il suo autore, Daniele Cernilli, di guide, critica enologica e vademecum sappia tanto, se non tutto. Cernilli, infatti, ha dato il via, con Stefano Bonilli, al progetto del Gambero Rosso, ha curato innumerevoli edizioni della Guida dei Vini del Gambero Rosso – Slow Food ed oggi è anche giudice internazionale. In definitiva, ciò che fa di “Memorie di un assaggiatore di vini” un testo da consigliare è proprio questo: Cernilli abbandona i tecnicismi e quello che per il grande pubblico è, per lo più, un linguaggio sibillino e si lascia andare, con leggerezza ed ironia, al racconto di trent’anni di viaggi, degustazioni e incontri, accompagnando il lettore in un viaggio, prima che enologico, culturale.

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