Vino: 3 newsletter da non perdere
Dopo aver parlato di podcast (https://www.decantico.com/vino-3-podcast-che-potresti-non-conoscere/) è giunto il momento di menzionare un altro strumento molto versatile che ben si presta alla comunicazione del mondovino.
Da un lato mezzo d’informazione, dall’altro tool di marketing digitale, le newsletter sono sempre più spesso utilizzate per creare una connessione ed entrare in relazione con il proprio pubblico: più intime di un generalista post sui social media, meno intrusive di un sms, se ben confezionate possono risultare molto utili per i riceventi della comunicazione.
In teoria sembra tutto molto semplice, nella pratica lo è un po’ meno: studiare, architettare e scrivere una newsletter che non sia percepita come una completa perdita di tempo, o addirittura finisca per essere segnalata come spam, è un lavoro impegnativo: secondo le ultime statistiche di Mailchimp per l’anno corrente, ottenere un tasso di apertura attorno al 20-25% è già di per se un ottimo risultato.
Proprio come confezionare una newsletter degna di essere aperta è laborioso e impegnativo, allo stesso modo trovarne di utili e interessanti può portare via un sacco di tempo.
Io sono una grande amante delle newsletter, mi piace provarne sempre di nuove -sui temi più disparati- ma devo ammettere che mi disiscrivo con la stessa velocità con cui mi iscrivo.
Tuttavia, ci sono alcune newsletter che regnano e sopravvivono nella giungla che è la mia cartella di posta in arrivo dal momento della mia iscrizione: ecco per te 3 newsletter a tema vino che non ti faranno mai rimpiangere di aver cliccato su subscribe.
Tim Atkin
Tim Atkin è un degustatore, giornalista nonché Master of Wine inglese.
La sua newsletter è essenziale, sintetica, in vero stile British: si apre sempre con un breve, ma puntuale, commento rispetto alle vicende di attualità del vino – firmato da Tim stesso – e il link a un articolo del suo blog, solitamente scritto da uno dei suoi collaboratori.
Prosegue con contenuti di vario genere consigliati da lui e il proprio staff: un vino, una fotografia (Tim si diletta anche con le macchine fotografiche), un episodio del suo podcast e un consiglio musicale.
È una newsletter che consiglio perché ha sempre al proprio interno uno spunto di riflessione: sia esso il vino della settimana (utile per “curiosare” sugli scaffali dei supermarket inglesi), il commento di Tim o l’articolo sul blog, lascia sempre qualche piacevole punto interrogativo.
Jancis Robinson
Credo che Jancis Robinson non abbia bisogno di presentazioni.
Una delle voci più autorevoli nel panorama della critica enologica internazionale e
autrice dei libri più completi ed esaustivi a tema vino.
La sua newsletter è letteralmente un mini-corso sul vino settimanale: alterna contenuti gratuiti a contenuti a pagamento (oltre a essere un genio del vino è un genio della monetizzazione) disponibili sul suo sito web.
Note di degustazione su qualsiasi tipologia di vino e report su aree vinicole redatti dai suoi collaboratori e inviati in giro per il mondo: per leggere una newsletter di sua maestà Jancis Robinson nella propria interezza e, soprattutto, per metabolizzare la mole di informazioni non basterebbe una settimana: provare per credere!
Vino sul divano
Una menzione circa contenuti italiani meritevoli mi sembra perlomeno doverosa: se è vero che in tema comunicazione abbiamo molto da imparare dai cugini d’oltremanica, ci sono delle voci che meritano un ascolto anche qua in Italia. Credo che Jacopo Cossater – sommelier, giornalista ed esperto di marketing digitale – sia una di queste.
Jacopo si è occupato per diverso tempo della redazione di una newsletter che seguivo con autentico piacere, denominata “Vino sul Divano” (divenuta anche un podcast!): attualmente è in pausa, ma non escludo che possa riemergere a sorpresa in futuro.
Questa newsletter aveva il grande pregio di contenere al proprio interno moltissimi articoli riguardanti il panorama vinicolo italiano e internazionale. I contenuti spaziavano da note di degustazione a questioni più pressanti e fuori dagli schemi o dalle narrative più convenzionali, come ad esempio la digitalizzazione delle modalità in cui compriamo vino, parità salariale, il ruolo delle donne, inclusione, ma anche avvenimenti spiacevoli (qualcuno si ricorda dell’enoteca Pinchiorri?)
Tutte le edizioni di Vino sul Divano del 2021 possono essere recuperate nell’archivio de Linkiesta Gastronomika, testata attraverso la quale la newsletter è stata inviata per un periodo di tempo.
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