Vini da abbinare al pranzo di Natale lombardo
In Lombardia, il Natale è a Natale: si festeggia il 25 dicembre, a pranzo, mentre altrove la vigilia è d’obbligo il cenone in famiglia. In tavola possiamo trovare portate di ogni tipo, anche fusion. Se, al contrario, si rispetta la tradizione, il menu presenta piatti tipici e secolari. Salumi, nervetti, paté di fegato e vitello, insalata russa, panettone gastronomico tra gli antipasti. Come primo i ravioli in o un risotto giallo o ai funghi. Seguono secondi di carne come cappone, bollito e faraona. Non possono mancare i formaggi tra una portata e l’altra per allappare la bocca come Gorgonzola, Taleggio, Casera, Scimudin e Bitto. La chiusura, ovviamente, è con il classico panettone, che può essere servito con una gustosa crema al mascarpone oppure una deliziosa salsa al cioccolato. La Lombardia è una regione vasta e ogni area presenta piatti identitari con rispettivi vini territoriali per l’abbinamento.
Antipasti
Per i salumi (soprattutto salame di Varzi) consigliamo una vivace e frizzante Bonarda dell’Oltrepo’ Pavese, mentre per i nervetti indichiamo maggiormente un Garda bresciano rosato. Per il paté di fegato e vitello è si predilige un Lugana, sia fermo che in versione Metodo Classico che grazie, alla sua effervescenza può contrastare la grassezza del paté, mentre un Franciacorta Saten lo consigliamo per contrastare l’insalata russa.
Primi piatti
I Ravioli in brodo si prestano perfettamente ad un delicato e piacevole Riesling dell’Oltrepò Pavese, ricco di aromi. Con un ricco e persistente risotto giallo o ai funghi è indicata una Barbera dell’Oltrepò Pavese, intensa e complessa in grado di contrastare la forza dei risotti.
Secondi piatti
Con la faraona o il cappone, arrosto o ripieni, un vino importante, senz’altro il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese, dal gusto primordiale che sprigiona una caratteristica nota vinosa, sentori di frutta rossa (marasca, prugna), talvolta anche speziati, mentre al palato regala corpo equilibrio e persistenza. Altrettanto adatti possono essere il Grumello o un Inferno.
Formaggi
Con i formaggi ci si può sbizzarrire, in quanto ognuno sceglierà il proprio formaggio preferito e perché ogni formaggio ha caratteristiche diverse l’uno dall’altro. Ad esempio per un formaggio a pasta molle come il Taleggio, un vino come la Bonarda frizzante è ideale, che grazie all’acidità riesce a fronteggiare la sensazione di grassezza nel nostro palato. Mentre per un formaggio erborinato come il Gorgonzola è più indicata una Malvasia Secca o un Riesling, anche se c’è da dire che dipende da quale Gorgonzola si sta mangiando: se piccante sono ottimi i rossi invecchiati, come il Sassella, mentre se dolce via libera a passiti, vini muffati o bianchi.
Dolci
Oltre al classico ed inimitabile Panettone, che consigliamo di abbinare ad un Franciacora Demi Sec Amabile, la Lombardia, in particolare la Valtellina, presenta un dolce che richiama il Natale: la bisciola. E una sorta di panettone modificato, dall’impasto particolarmente soffice, arricchito da fichi secchi, uvetta sultanina, noci, frutta secca mista e miele. Alla base dell’impasto, come da tradizione valtellinese, c’è la farina di grano saraceno o di segale (quella più scura), che viene mischiata con le uova e abbondante burro, in modo da rendere l’impasto molto soffice. La consigliamo da abbinare al tipico amaro valtellinese: il Braulio, composto da erbe, bacche di ginepro e assenzio.
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