Spumante Brut e Panettone: quando le abitudini sbagliate vanno cambiate! – Decantico

Spumante Brut e Panettone: quando le abitudini sbagliate vanno cambiate!

È lì. È dietro l’angolo. Ognuno di noi ne ha uno in famiglia.

È quell’essere mitologico che ogni anno sfoggia la sua preziosissima bottiglia di Champagne o di Spumante nel momento dell’apertura del panettone natalizio. Ah, Extra Brut… ca va sans dire.

Se vi è capitato anche a voi bene: avete sperimentato il metodo perfetto per rovinare sia il cibo che la bevanda. Perlomeno non avete fatto preferenze.

Durante le mie lezioni lo dico spesso, ed è un mantra che non mi stanco di ripetere: il dolce è il tipico esempio di abbinamento per concordanza.

Come sappiamo spesso le pietanze vanno abbinare per “contrapposizione”, metodo grazie al quale abbiniamo vini molto alcolici, tannici e quindi che puliscono bene la nostra bocca, con cibi grassi, untuosi e succulenti.

Quando parliamo di dolci, invece, questa regola viene meno: se mentre le nostre papille gustative stanno facendo “la ola” godendosi il momento di dolcezza del panettone che si scioglie in bocca, gli andiamo a dare un’onda del nostro prezioso spumante brut, extra brut o Pas dose, l’effetto è più o meno quello di un calcio nei denti.

Usiamolo come mantra: non esiste un vino non dolce che sia in armonia con la sensazione dolce data dagli alimenti zuccherati.

Al contrario, un vino dolce riuscirà ad esaltare la dolcezza del vostro panettone o del vostro dessert preferito, in un connubio perfetto dove cibo e vino si esaltano a vicenda.

Ovviamente la scelta può ricadere su spumanti Dry ed Extra Dry, ma non essendo prodotti nelle mie corde, ho deciso di condividere con te quelli che secondo me sono i vini migliori da abbinare al nostro dolce di Natale:

Moscato d’Asti – Tenuta il falchetto

Moscato d’Asti

immergiamoci nella dolcezza, nell’armonia e nell’aromaticità del vitigno a bacca bianca più coltivato del Piemonte. La sua freschezza al palato, la moderata alcolicità e la dolcezza tipica del vitigno lo rendono un vino perfetto per i dolci tipici del Natale, ma anche con le crostate di frutta e l’immancabile crema allo zabaione.


Passito Riserva – Tappero Merlo

Erbaluce di Caluso Passito

ammetto il mio amore per i passiti in generale, ma non potevo non citare l’Erbaluce: vi innamorerete del suo colore dorato, dei sentori di frutta candita e del gusto leggero di miele in un’armonica lotta tra dolcezza e acidità. In generale, armatevi di pazienza e stappate qualche bottiglia di passito in più: eleverà la vostra voglia di dolce! Ps. Mai assaggiato un Picolit Passito?.


Porto LBV – Ramos Pinto

Porto LBV

Qualcuno ha fatto il regalone e ha portato al pranzo di Natale un super Panettone farcito dell’alta scuola di pasticceria italiana? Dolce, complesso, a tratti agrumato o accompagnato da scaglie di cioccolato fondente? Impariamo a osare. Sarà la volta buona per stappare una bella bottiglia di Porto Late Bottled Vintage (ultimamente ho assaggiato quello di Ramos Pinto… consigliato!).


Insomma, come sempre i gusti sono gusti e gli abbinamenti sono centinaia. Ma anche le regole sono importanti, e a volte bastano piccoli accorgimenti per regalarsi momenti di intenso piacere, esaltando sia il cibo che il vino che andiamo a degustare.Qualsiasi sia il vostro Natale, vi auguro di abbinare i dolci… con i dolci!

Cin Cin,

Marco 

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