Rosso o Bianco? A San Valentino punta sul Rosé
È proprio il caso di dirlo: a San Valentino un accento fa la differenza. Le rose (magari rosse) sono indiscutibilmente un immancabile simbolo dell’amore. Ma perché non stupire puntando sul rosé? Sì, proprio sul vino rosato all’apice della gloria, tornato sotto le luci della ribalta dopo anni di delusioni e ingratitudine.
Ma che cosa è questo vino rosato? Eh no, non si può mischiare vino bianco e vino rosso. Questa procedura è vietata per legge in tutta la UE, con un’eccezione solamente per alcuni spumanti, come ad esempio lo Champagne Rosé. Esistono molte tecniche per produrre il vino rosato: la più frequente? Una brevissima macerazione delle uve.
Una macerazione che può durare da qualche ora fino ad un giorno, massimo due. Ovviamente il tempo di macerazione determinerà il colore più o meno intenso del prodotto. Potremmo quindi dire che esistono infinite varietà di vini rosati, tanto è vero che sembra più esser un metodo di produzione che una vera e propria tipologia di vini.
Tendenzialmente si tratta di uve rosse vinificate in bianco; ma come dicevamo i metodi sono i più vari: assai comuni sono anche il salasso, l’uvaggio, l’assemblaggio di mosti etc… Insomma: si tratta di un vino rosso che ad un certo punto del processo produttivo ha seguito la strada del vino bianco. Anche nella mescita questa ambivalenza continua: caratteristiche tipiche di un vino rosso, con un “servizio” da vino bianco.
Per questo motivo la gamma dei vini rosati può coprire senza difficoltà un intero pasto: dall’aperitivo al dolce, passando per primi di mare e secondi di terra. A ciascun piatto, il suo rosato.
Ma quali sono le migliori zone per produrre rosato? Francia direte. Beh, alcuni rosé dell’Italia meridionale non hanno nulla da invidiare ai più blasonati vini della Provenza. Allo stesso modo in Oltrepò Pavese, nella zona del lago di Garda (con l’iconico Bardolino Chiaretto) arrivando sino in Alto Adige con il Lagrein, troviamo eccezionali prodotti. Per chi poi volesse optare per qualcosa di più strutturato, ecco dipanarsi il mondo del Cerasuolo d’Abruzzo, il Cirò rosato, il Salice Salentino o ancora la Tintillia, scendendo fino alle pendici dell’Etna. L’Italia è ricca di rosati eccezionali!
I colori ed i profumi, l’aroma fresco e fruttato, rendono questo vino un piacevole regalo in queste giornate di febbraio. È un vino che non ha bisogno di lunghi affinamenti, perfetto da bere subito. I pochi polifenoli presenti, uniti ad una repentina perdita dell’acidità, ci consigliano di consumare il prodotto entro due anni dalla vendemmia, per non perderne le caratteristiche e gli aromi tipici. È perfetto a San Valentino perché è proprio come l’amore: è un colpo di fulmine che ammaglia per la sua immediatezza, la piacevolezza ed i suoi colori intriganti.
È un vino che va servito fresco, ma non freddo. Il dolce tannino saprà esprimersi al meglio attorno ai 12°C.
- Il colore è il vero punto forte di questi prodotti: ci sono mille sfumature di rosa, tante quante sono i vitigni da cui è possibile ottenere i vini: dalla Valle d’Aosta alla Puglia… gli autoctoni italiani sanno regalare emozioni uniche! Rosa tenue, cerasuolo o chiaretto: ecco le tre tonalità (principali) in cui è possibile relazionare i rosati.
- Al naso si percepiscono sentori di fiori di pesco, salmone e l’immancabile buccia di cipolla. La breve macerazione delle uve regala note floreali uniche: rosa e geranio sono ben distinguibili.
- In bocca l’acidità e la sapidità tipica dei vini rosati, sono rette da una buona struttura data anche dalla breve macerazione. Il tannino conferisce corpo ed eleganza, garantendo un sorso fresco ma mai pesante.
Per chi volesse provare delle “varianti”, in Francia abbiamo l’illustre “Vin Gris”, ottenuto da uve a bassa intensità colorante, in cui si evita la macerazione delle bucce. O ancora i “Blush Wines” americani, caratterizzati da una nota dolce e lieve effervescenza, nati dalla vinificazione (prevalentemente) dello Zinfandel. Come non citare, infine, un esempio 100% made in Italy: il Prosecco Rosé, recentemente autorizzato dal Consorzio Prosecco DOC dopo non poche polemiche.
Insomma, non ti resta che prendere la tua bottiglia preferita e prepararti al meglio per una serata romantica.
San valentino è alle porte: hai già scelto il tuo Rosé?
P.S. Attenzione, si consiglia l’abbinamento mazzo di rose + bottiglia di rosé per un San Valentino perfetto!
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