L’antica tradizione dei vini rumeni – Decantico

L’antica tradizione dei vini rumeni

La Romania vanta una delle più antiche tradizioni vitivinicole, come confermano le testimonianze archeologiche risalenti a 6.000 anni fa nella vicina Georgia, paese di origine della Vitis vinifera.

Clima e territorio

Sebbene la Romania si trovi alla stessa latitudine della Francia, il clima è chiaramente continentale, con estati molto calde e inverni freddi, con il Mar Nero e il fiume Danubio che moderano solo in parte queste caratteristiche. I Carpazi, che raggiungono un’altitudine di 2500 metri, dominano il Paese e circondano l’Altopiano Transilvano, che si estende per 40 mslm. I terreni sono vari e vanno da quelli rocciosi ben drenati intorno ai Carpazi a quelli alluvionali e sabbiosi sulla costa e lungo il Danubio. La luce del sole e la ritenzione di calore di molti terreni giocano un ruolo importante nella maturazione delle uve, soprattutto quelle bianche. I vigneti rumeni coprono una superficie di circa 205.000 ettari, da cui vengono prodotti circa 3,3 milioni di ettolitri divino.

Zone e vitigni

La zona più estesa è la Moldavia, dove vengono coltivati quasi l’80% dei vitigni, soprattutto a banca bianca usati per la produzione di vini secchi e spumanti. Il vino più famoso è il muffato Grasa di Cotnari, prodotto da oltre 600 anni da vitigni autoctoni bianchi come il Grasa, la Feteasca Alba (omologo del Leanyka ungherese), la Francusa e la Tamaiosa Romaneasca. È un vino unico, morbido e dolce, simile a un Moscato ma più strutturato, con profumi floreali arricchiti da particolari sentori di frutta secca e spezie regalati dalla Feteasca alba e di incenso dal Grasa, da provare con dolci a base di frutta.

A Ortenia si trova la zona di Dealul Mare, famosa per il Merlot, il Cabernet, il Pinot Nero e la Feteasca, la principale varietà di uva nera, molto coltivata anche in Moldavia.

A nord di Bucarest, i vigneti si trovano a oltre 700 metri sul livello del mare e le condizioni sono ideali per la coltivazione del Sauvignon Blanc e del Cabernet Sauvignon.

In Transilvania prevalgono prevalgono ancora i vitigni a bacca bianca, con vigne che salgono fino a 400m, impiantate a Muscat Ottonel e Feteasca Alba, Sauvignon blanc e Gewürztraminer.

La cucina rumena e i vini

La cucina rumena è arricchita da influenze turche, francesi e ungheresi. Tra i piatti tipici si annoverano la ciorba, una zuppa di crusca fermentata con lardo, patate e carne, e il samale, un involtino di carne e riso con cavolo, spinaci e foglie d’uva, entrambi da provare con il Riesling o un vino bianco corposo della Feteasca Alba. Il Merlot e il raro Feteasca Neagra, invece, si abbinano bene ai muscuits (carne di maiale e verdure alla griglia) e ai mititei (polpette di carne condite con aglio e peperoncino). L’unico dolce famoso è il cozonac (uva sultanina e noci avvolte nella pasta fillo), che si abbina a un buon bicchiere di Grasa di Cotonari.

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