Forum Vini 2023 – Decantico

Forum Vini 2023

Conosci Monaco di Baviera per l’Oktoberfest e credi che sia l’unica fiera tedesca dedicata a bevande con una gradazione alcolica appena superiore a quella dell’acqua?

Pensi che in Germania ci siano ottime birre e pessimi vini?
Non sapevi nemmeno che la Germania producesse vino?

In tutti questi casi, ti consiglio di prenderti qualche minuto per leggere il mio articolo, perché potresti scoprire qualcosa di davvero interessante!

Se invece già conosci l’altissimo livello qualitativo e di piacevolezza dei vini tedeschi (e austriaci), non puoi proprio perderti questo viaggio attraverso vitigni internazionali ed autoctoni, spesso con nomi impronunciabili per noi italiani, capaci di raggiungere una finezza ed un equilibrio davvero non comuni.

La bellissima Monaco di Baviera è una delle città tedesche con la maggior spesa pro capite all’anno per l’acquisto di vino ed ospita un numero considerevole di fiere dedicate al settore enologico: Forum Vini è la più consolidata, essendo ormai alla sua 38° edizione, con più di 300 espositori ed oltre 2.500 vini in degustazione, non solo tedeschi, ma anche austriaci e di altre nazionalità, grazie alla presenza di vari importatori.

Il biglietto di ingresso, dal prezzo molto contenuto, permette l’accesso ai banchi di degustazione con un calice Riedel, sostituibile ogni qual volta lo si ritenga necessario, grazie a varie glastauschstation presenti in ogni padiglione e garantisce la partecipazione gratuita a tutte le masterclass in programma nel corso dei tre giorni di fiera, che nel caso di questa edizione erano 22.

Le Masterclass

Per ragioni di tempo, ho scelto di partecipare solo a due delle numerose masterclass disponibili: “Magie der Mosel”, sui Riesling della Mosella e “Power and precision – Highland Monastrell from the DOP Jumilla”, sui Monastrell della regione spagnola Jumilla.

Magie der Mosel” è stata un viaggio meraviglioso lungo la valle della Mosella tedesca, con i suoi suoli molto diversi, i suoi pendii ripidissimi, il suo imprevedibile clima e le esposizioni dei vigneti, simili, ma mai uguali, attraverso otto Riesling di altrettanti produttori: una delle zone più variegate e complesse della Germania vitivinicola riassunta in un’ora è sicuramente una sfida notevole, ma Christoph Nicklas ci ha accompagnato nella degustazione di vini trocken (secchi) e kabinett (con residuo zuccherino), QW (Qualitätswein), 1G (VDP Erste Lage) e GG (VDP Grosses Gewächs) in modo preciso e con entusiasmo, facendoci innamorare ancora di più di questi vini difficili sotto molti punti di vista e al contempo immensi.

Esther Gonzalez de Paz ci ha fatto scoprire la grande potenzialità della Jumilla, nel corso della masterclass “Power and precision – Highland Monastrell from the DOP Jumilla”, attraverso bellissimi video e soprattutto tramite il rappresentante più importante di questa regione della Spagna, insieme a mandorle ed olive: il vitigno Monastrell, in questo caso declinato nelle varianti rosato, vinificato in rosso in acciaio e in blend con Syrah con passaggio in botti di rovere. Personalmente ho trovato davvero notevole la versione vinificata in rosso in acciaio, che mi ha regalato note di frutti neri, di macchia mediterranea (mirto soprattutto) e balsamiche.

Qualche curiosità sulla DOP Jumilla: il 99% delle vigne sono a conduzione biologica e le viti di Monastrell, che costituiscono il 70% del vigneto di questa zona, sono praticamente tutte a piede franco.

I banchi di assaggio

I protagonisti della fiera sono sicuramente i produttori tedeschi ed austriaci, che, fra vitigni internazionali ed autoctoni, permettono di avere un panorama completo della produzione vitivinicola di questi due Stati.
Molto interessanti gli assaggi di Elbling, Auxerrois, Furmint, Silvaner, Grüner Veltliner per quanto riguarda le varietà a bacca bianca e di Lemberger (Blaufränkisch) e Zweigelt per quelle a bacca rossa: vengono generalmente utilizzate fermentazioni e maturazioni in acciaio, anche se, soprattutto per i vini rossi, è diffuso un uso moderato del legno.

Tra i vitigni internazionali, ho potuto apprezzare diverse espressioni di Sauvignon blanc, in genere molto fresche, agrumate, floreali ed erbacee e un meraviglioso Trockenbeerenauslese austriaco da Pinot bianco di Weingut Elfenhof: un vino dotato di un caleidoscopio impressionante di profumi ed aromi, elegantissimo ed ammaliante, con una persistenza infinita.

Nonostante la Germania sia il Paese in cui in passato si sono maggiormente studiati e selezionati i vitigni PIWI (se non li conosci e vuoi saperne di più, leggi l’articolo , ho notato con sorpresa la scarsità di produttori di tali varietà in fiera: fra tutti gli espositori, infatti, ho trovato solo due aziende (in particolare Wohlgemuth Schnuerr, nel Rheinhessen) che producono vini a partire da vitigni resistenti. Parlando con i viticoltori, mi è stato detto che i vini da varietà PIWI non sono molto diffusi in quanto i consumatori tedeschi non li richiedono.

Volutamente non ho fatto cenno fino ad ora a quello che è il re indiscusso dei vitigni a bacca bianca tedeschi, il Riesling renano, perché credo meriti un approfondimento a sé: a Forum Vini è possibile assaggiare questa varietà in qualunque espressione, in modo da comprenderne appieno le infinite sfaccettature e l’enorme potenzialità che raggiunge nella sua terra di elezione.

Tantissimi gli assaggi degni di nota, resi ancora più memorabili dall’incredibile rapporto qualità- prezzo delle bottiglie, ma se dovessi darvi qualche consiglio per gli acquisti, sceglierei quattro vini di due differenti produttori, perché fra tutti sono stati quelli che più mi hanno fatto emozionare:

  • Weingut BOLLIG2 Trittenheimer Apotheke Riesling GG – trocken 2021
  • Weingut BOLLIG2 Dhroner Hofberg Riesling GG – trocken 2022
  • Weingut Karl O. Pohl Graacher Domprobst Riesling Spätlese – trocken 2016
  • Weingut Karl O. Pohl Wehlener Sonnenuhr Riesling Auslese 2019

Nel 2024 il Forum Vini si terrà a Monaco dal 15 al 17 novembre, ci vediamo là?

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