En primeur sta arrivando… in Italia – Decantico

En primeur sta arrivando… in Italia

Che cosa è? Come funziona?

Se la storia del vino è vicenda di secoli, l’acquisto en primeur lo è quasi altrettanto. La pratica, nata nella regione di Bordeaux più di 200 anni fa, consiste appunto nell’acquistare vini particolari prima del tempo, quando non ancora in commercio. Ma come funziona nel dettaglio?

Anche se questa pratica è ormai diffusa in altre zone, il fascino del sistema-Bordeaux merita un’attenzione particolare. Sin dal XVIII secolo i commercianti della zona erano soliti visitare le cantine (meglio conosciute con il come di Château) in “anteprima” per assicurarsi le uve migliori prima ancora della vendemmia. Insomma: scommettevano sulla qualità del grappolo!

Questa specie di “futures del vino” vide affinare la tecnica nel corso del tempo: con il passare degli anni i négociants iniziarono a comprare non uve, ma soprattutto vino. Prodotti non ancora destinati al commercio, perché ancora in barrique, ma già indicativi della qualità dell’annata e del prodotto. Fu così che nacque questo particolare metodo di acquisto: comprare oggi un vino, che sarà imbottigliato e messo a disposizione sul mercato tra uno o due anni. Ovviamente pagando in anticipo. 

Questa prassi fu una geniale intuizione: mettere in relazione produttori e consumatori, attraverso dei “negoziatori” che oltre a far convogliare domanda e offerta, potevano trarne profitto. Un sistema quasi perfetto. Tutto lineare, ma a Bordeaux questa pratica si complica ulteriormente: è l’unica zona del mondo ad utilizzare il sistema Primeurs in mercato chiuso detto “Place de Bordeaux”. Ogni primavera, i professionisti del vino si riuniscono a bordeaux dove sono accolti da più di 150 cantine della zona. Il loro scopo è uno solo: degustare ed individuare i migliori campioni dell’ultima annata. Solamente in seguito i prezzi verranno rivelati e i négociants potranno accaparrarsi le loro scelte. Questo meccanismo termina a giugno-luglio, quando tutti i prezzi sono stati rivelati e le quantità destinate a questo meccanismo esaurite. In seguito i rivenditori proporranno queste “bottiglie” ai clienti finali, generalmente in quantità variabili dalle 6 alle 12 bottiglie.

  • Perché tuto questo è interessante? Non solo perché altri territori si sono incuriositi al meccanismo en primeur (Borgogna, Napa Valley, valle del Rodano, Toscana etc.), ma principalmente perchè da maggio 2022 questo mercato è attivo anche in Italia grazie alla piattaforma Tannico. Fino a giugno sarà possibile prenotare (e comprare!) i vini en primeur che arriveranno nelle case dei clienti tra due anni.
  • Perché l’esistenza della vendita en primeur? Per un’azienda, la certezza di aver subito dei fondi disponibili permette di finanziare spese relative alla proprietà, valutare investimenti futuri e aumentare l’attenzione alla produzione. Si tratta di una entrata certa e definita che permette di affrontare il futuro con maggiore sicurezza.
  • Perché conviene al cliente finale? Sicuramente per il prezzo: di solito dopo due anni i vini si sono apprezzati del 15/20% rispetto alla vendita en primeur. Inoltre questo meccanismo permette di “riservare” in anteprima formati non consueti: magnum e doppi magnum, tre litri etc. Senza dimenticare la certezza dell’acquisto e la garanzia dell’originalità direttamente dalla produzione. 
  • Quali sono i pericoli? Un primo pericolo può esser dato dall’intermediario: è opportuno scegliere un commerciante affidabile, dalla buona reputazione e storicità. Questa operazione è il cardine del processo: affidarsi a professionisti improvvisati dalle dubbie capacità potrebbe compromettere il vostro investimento. Inoltre, un secondo pericolo potrebbe esser l’apprezzamento del vino, sia in termini di qualità che di profitto: non è assolutamente detto che il vino degustato (da altri) nella botte sia evoluto nella maniera supposta durante i due anni intermedi. È molto complicato prevedere la trasformazione di un vino, specie quando si parla di grandissimi vini. Molto infatti dipende dal giudizio dei critici…Non è affatto detto che la bottiglia si apprezzi, sia nel senso gustativo del termine che in quello economico. 

Infine un piccolo mistero: da quest’anno il celebre Château Latour lascerà il sistema dei Primeurs, perché? Per eliminare il costo degli intermediari? Per intraprendere una strada diversa? 

È forse un segno di primo cedimento di questo meccanismo?

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