CORPINNAT: L’eccellenza in bottiglia

Ai piedi del Montserrat, protetta tutt’intorno dalla Cordigliera prelitorale, la regione catalana del Penedès si estende a sud fino alle coste bagnate dal Mare Mediterraneo e dista poche decine di chilometri dalla splendida città di Barcellona.
Fra le distese di vigneti, svettano castelli e fortezze, molti dei quali costruiti per proteggere questo territorio strategico dalle innumerevoli invasioni berbere: ancora oggi è possibile visitarli, rivivere la storia del Penedès e le scorribande di cui è stato teatro, anche grazie ad esperienze immersive, come quella che regala il museo interattivo dei pirati, situato all’interno del castello Castelldefels.

Proprio in quest’area, più di 130 anni fa nacquero i primi vini metodo classico spagnoli, la cui zona di produzione si estese in modo considerevole con il passare del tempo, per permettere la commercializzazione di un sempre maggior numero di bottiglie, che dal 1959 iniziarono a riportare la denominazione CAVA in etichetta.

Secondo alcuni produttori, però, l’importante incremento produttivo della DO CAVA ha comportato una riduzione dell’immagine qualitativa degli spumanti spagnoli ed è così che nel 2019, dopo una lunga trattativa, sei produttori decidono di abbandonare la denominazione CAVA, in quanto ritengono che non rappresenti più adeguatamente i loro vini di alta qualità.

Nasce così l’AVEC (Associació d’Elaboradors i Viticultors Corpinnat), la cui missione è la valorizzazione del territorio del Penedès, attraverso la produzione di spumanti metodo classico che puntano all’eccellenza senza compromessi, chiamati CORPINNAT: per farlo viene stilato uno dei disciplinari di produzione più rigidi al mondo, secondo cui i comuni autorizzati a produrli sono collocati esclusivamente nel cuore del Penedès e i suoli sono stati rigorosamente analizzati e suddivisi in parcelle; inoltre, devono essere usate solo uve certificate biologiche, raccolte manualmente in vigneti di proprietà del produttore (o di conferitori, vincolati all’azienda da contratti almeno triennali) e vinificate nei locali dell’azienda vitivinicola; sono ammesse per almeno il 90% solo varietà storicamente presenti in questa zona, come Macabeo, Parellada, Xarel-lo, Malvasia (Subirat parent), Garnacha, Monastrell, Sumoll, Xarel-lo rosado; possono essere impiegati fino a un massimo del 10% altri vitigni (Chardonnay, Malvasia de Sitges, Pinot noir, Trepat); il periodo di “crianza” (affinamento) minimo è pari a 18 mesi sui lieviti; sono previsti controlli di qualità annuali basati su autocertificazioni dei produttori associati e su verifiche effettuate da un’agenzia esterna all’AVEC.

Nel corso degli anni, si sono aggiunti altri cinque produttori ai sei iniziali, per un totale attuale di undici aziende: Gramona, Llopart, Nadal, Recaredo, Sabaté i Coca, Torelló, Can Feixes, Júlia Bernet, Mas Candí, Can Descregut, Pardas.

In realtà gli spumanti CORPINNAT vanno ben oltre il disciplinare, dato che tutti vengono affinati per un periodo generalmente non inferiore a 30-40 mesi sui lieviti (alcuni arrivano anche a 140 mesi) e presentano un dosaggio zuccherino molto basso o addirittura assente: è questo il modo in cui gli undici produttori vogliono valorizzare il proprio territorio, donandogli un’immagine di eccellenza attraverso i loro vini di altissima qualità e grande tipicità.

A suggellare questa missione è proprio il nome, composto da due parole: “COR”, cuore e “PINNAT”, che proviene dalla radice etimologica “pinnae” e rimanda alla caratteristica principale del Penedès, zona che nel X secolo veniva descritta come “penetense”, cioè rocciosa, chiaro riferimento al suolo di quest’area, costituito prevalentemente da rocce calcaree, scisto e gres.

Poco meno di 1000 km2 e circa 23.000 ettari di vigneto: sono questi i numeri che descrivono la superficie su cui nascono gli spumanti CORPINNAT, fiore all’occhiello della produzione vinicola catalana, che stanno dimostrando al mondo intero la grande potenzialità di questo territorio e l’alta qualità dei vini metodo classico spagnoli.